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Magnetoterapia
Magnetoterapia, Magnetoterapia

Magnetoterapia, Magnetoterapia

La magnetoterapia: cos’è e a cosa serve?

Con la parola magnetoterapia s’intende l’applicazione a scopo terapeutico di un campo prevalentemente magnetico originato da frequenze basse e alte. Esiste anche il elettromagnetismo generato con campi magnetici generati da corrente a frequenza inferiore a 10KHz e superiore a 10KHz oltre alla magnetoterapia statica con applicazione di magneti.

Questo tipo di terapia alternativa viene utilizzato usualmente per alleviare dolori ossei, nevralgici, infiammazioni e crampi mestruali. Agisce nel sistema osseo, sistema muscolare, sistema articolare, sistema nervoso, sistema circolatorio.

 

I Benefici della Magnetoterapia

La Magnetoterapia ha l’obiettivo di “rivitalizzare la cellula”, ovvero, la cellula riceve energia e si ricarica esattamente come fa il nostro organismo col campo magnetico naturale della terra.

Tra i diversi benefici si possono elencare i seguenti:

  • Migliora il flusso capillare
  • Rigenera le cellule prive di energia
  • Aiuta a contrastare l’Osteoporosi
  • Allevia il dolore agendo come un potente analgesico
  • Accelera i processi di cura
  • Migliora il flusso capillare
  • Rigenera le cellule prive di energia
  • Migliora la circolazione
  • Riduce le infiammazioni
  • Stimola il riassorbimento degli edemi
  • Rallenta il processo di diminuzione della densità ossea
  • Aumenta l’apporto di calcio nelle ossa
  • Migliora il flusso capillare
  • Rigenera le cellule prive di energia

 

Inoltre questa terapia ha i seguenti vantaggi : non è un trattamento invasivo, non ha particolari controindicazioni nella maggior parte delle patologie, riduce i tempi di guarigione di una frattura e non provoca dolore.

 

Magnetoterapia, Magnetoterapia

 

Patologie in cui si usa la Magnetoterapia

La magnetoterapia trova applicazione in tutte le patologie caratterizzate da dolore e infiammazione. Interviene nella cura di disturbi di tipo articolare e reumatico e vi si ricorre in caso di:

. Dolori muscolari o distorsioni ;

. Fratture e ritardi di consolidamento osseo;

. Artrosi;

. Artrite;

. Vene varicose;

. Mal di schiena;

. Epicondiliti;

. Edema;

. Sindrome del tunnel carpale;

. Lesioni della cartilagine;

. Episodi di borsitetallonitecervicalgialombalgia o lombosciatalgia;

 

Controindicazioni

Si invita sempre a considerare le seguenti controindicazioni all’uso di questa terapia nei seguenti casi speciali:

  • donne in stato di gravidanza;
  • portatori di pacemaker;
  • protesi metalliche valvolari o vascolari;
  • protesi dotate di circuiti elettrici per effetto dell’interazione con il campo magnetico;
  • bambini in età pediatrica;
  • epilessia;
  • neoplasie in corso;

 

Il trattamento

Esistono diverse forme di magnetoterapia, a seconda della sorgente del campo magnetico.

Ne possiamo definire tre:

  • statica ( è la forma di magnetoterapia più semplice applicando un magnete alla parte da trattare);
  • a bassa frequenza (utilizza frequenze da 10 a 200 Hz cicli al secondo e densità di flusso da 50 a 300 gauss);
  • a radiofrequenza (o ad alta frequenza) frequenze radio (da 18 a 900 MHz), quindi notevolmente più alte rispetto a quelle della strumentazione a bassa frequenza (1 MHz significa un milione di Hz).

 

Negli altri due tipi di magnetoterapia (non statica) esiste un problema di fondo:

Ricerche serie dimostrano che la magnetoterapia è in grado di dimezzare i tempi di guarigione di patologie a carico del sistema scheletrico con applicazioni di diverse ore al giorno per diverse settimane. Quindi il tentativo di guarire una patologia con un’applicazione di 10 minuti 3 volte alla settimana (si sfrutta l’effetto tempo) risulta quindi privo di fondamento scientifico e probabilmente non si raggiungono risultati sperati.
Non a caso, per avere qualche risultato pratico, è ormai possibile affittare la strumentazione ed eseguire il trattamento a casa propria.

Un trattamento serio di magnetoterapia deve quindi avere queste caratteristiche:

  • seduta compresa fra 30 e 90 minuti;
  • due sedute al giorno (con una pausa di almeno due ore fra una e l’altra);
  • se non si avvertono particolari fastidi, si può utilizzare il selettore di frequenze alla massima frequenza prevista.

In ogni caso tenete presente che, l’efficienza della terapia non va mai oltre il 50% (cioè al più dimezza i tempi di guarigione); pertanto è consigliabile utilizzarla solo per patologie di una certa gravità con prognosi piuttosto lunghe.

 

Dunque, in un ottica di massimizzare il risultato richiesto, è determinante quindi la scelta di affidarsi ad un centro di fisioterapia Roma che sappia eseguire al meglio ciò che richiedi.

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